Il segreto dei segreti per avere SEMPRE relazioni belle, appaganti, piene di sostegno, amore e comprensione

 

 

« Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. »
(Gesù nel discorso della Montagna, dal Vangelo secondo Matteo 7,12)

Abbiamo parlato spesso di come la relazione sia importante.
Del fatto che sia utile cercare di concentrare la nostra attenzione su relazioni di qualità, che ci possano dare la comprensione, la cura, la stima, il sostegno di cui sentiamo di aver bisogno.
Abbiamo parlato di quali sono i bisogni che dobbiamo soddisfare in una relazione.

Bene, è giunto il momento di calare l’asso.
Ti sto per svelare il segreto per realizzare tutto questo.
Per avere relazioni dove comprensione, stima, cura, sostegno, amorevolezza siano naturali e possano scorrere come fiumi di ambrosia dal calice degli Dei dell’Olimpo.

Pronti? Partenza!

Dai.
Sempre.
Per prima.

Dona tutta te stessa e la tua verità, sempre.
Tenta di comprendere e di non ferire, sempre.
Sii leale alle tue relazioni, sempre.

Fine.

Contenta? Finalmente un articolo corto!

Va bene, immagino la tua faccia in questo momento.
Vuoi qualcosa di più.
Lo faccio con piacere, finché non ti accorgerai che non sto facendo altro che continuare a ripetere quei tre punti lì sopra.

Il concetto è semplice: se vuoi ricevere devi dare.
E spesso, devi dare prima di ricevere.

Finché si è bambini si ha diritto a (quasi) tutto.
In un mondo sano e normale, un bambino non deve chiedere l’affetto e l’attenzione degli adulti. Per il solo fatto che il bambino esiste gli vengono date. Ripeto: in un mondo sano e normale. Che poi nella realtà non accada sempre, è un altro paio di maniche.

Poi cresci e scopri che, hoplà! di te non gliene frega niente a nessuno.
Sto esagerando ovviamente. Ma il concetto è che ora nessuno ti deve nulla in automatico.
Te lo devi guadagnare. Sta a te lottare per realizzare la tua vita.

Dare quello che vuoi ricevere è un ottimo modo per ottenerlo.
E fallo per prima. Fai il primo passo.

Come? Ne abbiamo scritto a tonnellate.Ti rimando a due articoli in particolare.

Dopo esserti chiesta che tipo di relazione vuoi, e che cosa senti essere necessario nelle relazioni per te, il passo successivo è dare alle persone esattamente quello che vorresti loro dessero a te. Tutto qua.

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Sì, ma ho già dato, ho dato abbastanza nella mia vita e poi gli altri se ne sono sempre approfittati. Ogni volta una fregatura. Perché devo IO fare il primo passo? Perché non possono farlo gli altri?

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Lo so che c’è qualcuno che lo dirà. Io stesso me lo sono detto più volte.
Perché devo iniziare io? È la domanda delle domande. Quella la cui risposta decide se la tua vita migliora o se rimane fissa come un palo della luce.

Ti do tre tipi di risposte.
La risposta emotiva-motivazionale, quella che ti darei se fossimo molto amici e quella realistica e cruda.
In realtà sono sempre la stessa risposta ma ogni persona preferisce la sua.
C’è chi vuole essere coccolato e motivato (la prima), chi ha bisogno di un calcio in culo (la seconda), chi sente l’esigenza della verità nuda e cruda, anche se non sempre è bella (la terza). Buona lettura!

Risposta emotiva-motivazionale

Perché se non lotti tu per la tua vita, chi mai potrà?
È la TUA vita, non quella degli altri. Se nel pacchetto “tua vita” ci sta il desiderio di avere belle relazioni – e io ti auguro che ci sia – allora non puoi sottrarti a questa ricerca.
Lo so, in passato sei stata ferita. Più volte anche. Inutile nasconderlo: le relazioni possono ferire e anche molto. Ci sono persone che ti possono fare davvero molto male.
Questo è reale, inutile negarlo.

Ma.
C’è un ma grande come una casa.

Ma la scelta alla fine è tua.

Puoi scegliere che va bene così. Ti chiudi e ti accontenti. Però lo sai sotto sotto che non è vero. Che accontentarti non è quello che vuoi. Non devi dirlo a me, puoi anche scrivermi nei commenti che non ho ragione. C’è solo una persona che non puoi ingannare: la vedi tutti i giorni davanti allo specchio (e no, non funziona pitturare di nero lo specchio, nel caso ci avessi pensato!).

Allora ti invito, anche se ti sei sentita ferita in passato, a non rinunciare a quello che è un fine della vita altissimo.
Avere belle relazioni è un fine della vita elevato e nobile.
Rinunciarvi porterà solo risultati deludenti.

Come faccio a dire che è un fine della vita elevatissimo?
Semplice. Se fosse un obiettivo banale, che anche se non lo realizzi è lo stesso, non staremmo così male quando veniamo colpiti da qualcuno.
Se le relazioni non fossero così importanti, nessuno soffrirebbe quando viene colpito proprio nelle e dalle relazioni.
A grande importanza corrisponde grande dolore se le cose vanno male. Ok?

Ma noi vogliamo che vadano bene. Per questo esiste questo blog.

Se poi queste poche righe non dovessero bastare, leggi qui , qui e qui se vuoi trovare una buona ispirazione per andare avanti e proseguire nella tua ricerca di un mondo di relazioni migliori.
Sono tre articoli molto belli e utili, che ti faranno capire bene la verità delle cose.

Risposta che ti darei se fossimo dal vivo e avessi molta confidenza con te

Hai rotto le palle!
Hai rotto le palle con questo ragionamento del: “Ho dato tanto, gli altri ne hanno approfittato, ora non mi apro più per prima. Aspetto che gli altri facciano il primo passo.

Ottimo. Sai qual è lo scenario più probabile?
Che gli altri siano come te e aspettino che l’altro faccia il primo passo. E nessuno si muove. Complimenti, un gran risultato!

Davvero credi che a un certo punto scendano da chissà dove una o più persone speciali, ti guardino negli occhi e ti dicano: cercavamo qualcuno da amare, comprendere e stimare e abbiamo scelto proprio te?

Nemmeno il più sperticato fan della legge d’attrazione crederebbe a una simile stronzata.

Per avere bisogna dare. Bisogna impegnarsi. Non si scappa.
Si chiama “responsabilità”. Si chiama essere adulti.

Ti ricordi chi sono quelle persone che si aspettano delle cose dalla vita senza dover dare nulla in cambio? Esatto, i bambini.
E tu non lo sei. Punto.

Una precisazione sul verbo “avere”.
Con “avere” non intendo che ti capitano delle cose belle. Quelle capitano a tutti. Non c’è bisogno di leggere The Secret.

Con “avere” intendo mantenere nel tempo un risultato.

Ho visto persone restare aperte alla vita, ricevere belle occasioni e poi sprecarle, perché oltre ad aprirsi non sapevano come fare per mantenere ciò che era arrivato.

Non basta incontrare la persona della vita, occorre anche viverci insieme, condividere la quotidianità, affrontare i mille problemi della vita.

Incontrare delle belle amicizie non significa che te le terrai a vita.
Magari domani già vi siete allontanati, perché non siete capaci di essere veri, comprensivi e leali (le tre cose di cui ho parlato all’inizio, ricordi?).

Avere significa costruire.
Per mantenere qualcosa nel tempo la devi costruire.
Per fare una casa non basta avere un piano edilizio. Devi “anche” costruire la casa.
Mattone dopo mattone. Fare la manutenzione di tanto in tanto.
È un percorso, un impegno, un viaggio.

E per farlo servono chiarezza, scelta, volontà, abilità, lealtà.

Risposta realistica

Perché sì.
Perché se hai visto che una cosa è da fare, allora la responsabilità di farla è tua.
Se sei più consapevole di prima, è giusto usare questa consapevolezza.

Se non sai, non puoi fare.
Se sai e non fai, è sprecare il tuo talento, le tue occasioni, le possibilità di avere risultati.
Soddisfazione e fierezza sono le prime cose che perderai lungo la via.

L’idea che una persona sia stata ferita e allora aspetta che gli altri facciano il primo passo la capisco bene. Solo che non funziona.
La vita non è “giusta”, non nel senso che intendi tu.

La domanda da farsi non è: perché la vita è così?

La domanda giusta è: cosa voglio dalla vita?

Datti la risposta. E poi investi tempo, energia, attenzione per ottenerlo.

Ti faccio un esempio banale, preso come spesso accade dalla mia vita familiare (per un motivo molto semplice: è la realtà che conosco meglio al mondo).

Quando ho incontrato mia moglie lei aveva una grande difficoltà nell’esprimere le proprie emozioni.

Io invece sono bravo sia a esprimerle, sia a aiutare gli altri a farlo, se scelgono di fidarsi.
Quando ci siamo incontrati è stato subito evidente che ero io a dover aiutare lei e non viceversa.
Perché?
Per un motivo molto semplice: io sapevo farlo, lei no.

Era la realtà.
Volevo una relazione che funzionasse e che funzionasse come volevo io?
Allora non c’erano possibilità: io sapevo fare delle cose e mia moglie no. Dovevo farle io o non avrei mai ottenuto quello che volevo.

È la realtà, è così. Non servono motivazioni più grandi di così.
Chi sa, fa. Punto.
È la verità delle cose. Accettala e tutto andrà per il meglio.

Perciò, la risposta alla domanda “Perché devo sempre fare io per prima?” è questa.
Perché hai compreso cosa c’è da fare. E gli altri no.
Accetta questa verità e fai.

Scoprirai, come l’ho scoperto io, che è un atto di amore altissimo.
Verso te, verso gli altri, verso la vita in generale.

E alla fine, di chi ha iniziato prima o dopo non ti importerà più nulla, quando avrai le relazioni che davvero senti di meritare.

Come funziona?
Quindi, io mi apro, dono me stessa e trovo relazioni appaganti in ogni dove?
Funziona con tutti?

Eh, magari!

L’idea è trovare persone che, come te, vogliamo dare e ricevere tutta la verità di sé e dell’altro.
Che vogliano la comprensione completa per sé e per l’altro.
Che vogliano la lealtà completa alle relazioni che intendono costruire.

Se dai qualcosa a una persona che vuole quella cosa e in cambio ti dà altrettanto, bè…vi siete trovati!

L’idea di base è semplice: se tu non ti mostri, nessuno ti vede.
Siamo nel mondo degli adulti, ricordi? Nessuno, se tu non apri bocca, viene a chiederti chi sei, cosa fai, quali sono le tue intenzioni.
Nessuno si spreca a scoprire che sei potenzialmente una bella persona, se tu non mostri agli altri che sei REALMENTE una bella persona. Ok?
Funziona così il mondo dei grandi.
La responsabilità di far conoscere al mondo chi sei, è tua.

E se trovo qualcuno a cui non frega niente o che, peggio ancora, mi ferisce?

Intanto ti tranquillizzo. Togliamo il “se”. Le incontri di sicuro le persone così, è semplice statistica.

Se succede che fai?
Fai un bel respiro e vai avanti. Tieni presente chi sei e dove vuoi arrivare.
Ti rileggi questo articolo e quelli che ti ho proposto.

Tuttavia, durante un percorso le crisi ci sono e spesso sono destabilizzanti.
È necessario quindi avere una minima conoscenza di come funzionano e di come affrontarle. Leggi qui come riconoscere e superare una crisi.

Le relazioni come specchio

C’è un’ultima cosa che voglio trasmetterti. L’ho tenuta alla fine perché è la più importante.

Le nostre relazioni sono lo specchio di quello che siamo.
Lo so che lo dicono tutti. Ci tengo a tradurla in termini meno new age, perché così non significa molto.

Le nostre relazioni sono lo specchio e il risultato di molte cose.
In particolare, sono il prodotto delle nostre intenzioni e della nostra capacità di ricevere e di dare agli altri.

Perciò considerarle da questo punto di vista è utile per due motivi:

  1. Consapevolezza: osservi le tue relazioni, osservi com’è lo scambio di comprensione, verità e lealtà. Capisci a che punto sei tu. A volte può essere difficile guardare in faccia la verità. Cerca di farlo con la massima tranquillità possibile. È un’indicazione utilissima per capire a che punto sei e decidere dove vuoi arrivare.
  2. Comprensione: una volta consapevole della tua situazione, capisci che elevare l’abilità di dare comprensione, verità e lealtà è fondamentale se vuoi elevare le tue relazioni.

Ecco svelato, nel dettaglio, il “segreto dei segreti”. Che segreto non è, ovviamente.
Non esistono segreti.
Solo attenzione, scelta, consapevolezza, voglia di migliorare. E pazienza.

Nella pratica come fare ad avere belle relazioni?

Se fino a ieri non sapevi cosa fare, domani è probabile che continuerai a non saperlo.
Questo articolo, come tutti gli altri, non nasce con l’intento di fornirti delle abilità.

Per un semplice motivo: sarebbe impossibile e anche arrogante.
Si migliora applicando una teoria, cioè con la pratica nella vita.
Un testo scritto ha l’unico scopo, in questo caso, di migliorare la tua conoscenza e favorire la tua consapevolezza e, nel migliore dei casi, aiutarti in una presa di posizione.

Solo un corso teorico-pratico può fornire una conoscenza corretta di quello che serve nella vita e aiutarti a metterlo in pratica.
Sappi che un corso di questo genere è allo studio e verrà proposto fra non molto.

Se vuoi essere informata di quando e dove inizieremo a parlarne, iscriviti qui e riceverai tutte le informazioni appena sarà possibile.

 

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Buona vita. A rileggerci.

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